Quando vivi in un luogo a lungo diventi cieco perché non osservi più nulla. Io viaggio per non diventare cieco
Viaggio attraverso la Berlino del muro
Viaggio attraverso la Berlino del muro

Viaggio attraverso la Berlino del muro

Berlino è una città in parte ricostruita dopo la seconda guerra mondiale. Molti siti infatti sono stati parzialmente o completamente ricostruiti, com’è stato il caso del Reichstag, l’attuale sede del parlamento federale tedesco, piu volte restaurato. Altre zone invece non esistevano affatto nel modo in cui le conosciamo oggi. Un esempio è Postdamer Platz, una delle piazze di Berlino simbolo dell’evoluzione ‘forzata’ a cui Berlino è stata costretta. La piazza quale appariva agli occhi dei Berlinesi nel 1930 è stata completamente rivoluzionata. Fortemente danneggiata durante la seconda guerra mondiale, in seguito ridotta ad ampia spianata, volta ad ospitare il muro che ha diviso la Germania in due zone di influenza nel periodo della Guerra Fredda. È infine rinata in chiave ultra-moderna circondata dai piu celebri grattacieli, alcuni dei quali progettati dall’architetto italiano Renzo Piano.

Il Reichstag, sede del Parlamento federale tedesco

I grattacieli simbolo di Postdamer Platz

Le due cinta murarie parallele, tra loro separate da quella che veniva chiamata “scriscia della morte”, e che hanno spaccato Berlino e il resto del mondo per quasi trent’anni sono oggi rimpiazzate da una doppia fila di blocchetti di granito attraverso i quali è possibile ricostruire il tracciato del muro. Vari resti del muro sono, inoltre, ancora visibili in alcune zone della città. Il maggior tracciato si trova sulle rive del fiume Sprea vicino al ponte rosso, l’Oberbaumbrücke. Oggi trasformato in una vera e propria galleria all’aperto, esso ospita una serie di graffiti dipinti da vari artisti che riproducono immagini relative al periodo in cui quelle stesse mura fungevano da confine tra le due Germanie. Il piu conosciuto è senza dubbio quello del “bacio fraterno” socialista tra il presidente della Germania dell’Est, Erich Honecker e il leader sovietivo Leonid Brežnev. Questa sezione del muro non è stata chiamata “Galleria del lato orientale” a caso. Per ragioni di spazio, non era stato possibile edificare la seconda linea muraria e di conseguenza la striscia di confine era sostituita dal fiume. L’unica parte in muratura si trovava, appunto, nella sponda est dello Sprea.

Il famoso murales del bacio fraterno socialista presso la Galleria del lato orientale

Uno dei murales della Galleria del lato orientale

Una riproduzione ben precisa di questo complesso sistema di controllo si trova invece presso il “Memoriale e centro di documentazione del Muro di Berlino” dove è stata lasciata intatta una sezione della doppia struttura muraria con la striscia della morte ad attraversarla. La “Finestra della memoria,” al suo interno, intende onorare il ricordo di coloro che sono morti nel tentativo di fuggire verso la parte ovest della città.
Tuttavia, per quanto conturbanti, non sono soltanto gli elementi più lampanti, quali i monumenti in memoria delle vittime, i resti di muro visibili in vari punti della città o il percorso segnato sul manto stradale a rendere palpabile la memoria di quegli anni. La marcatura impressa alla città è percepibile attraverso le insegne dei negozi che mantengono etichette come “Edicola di Berlino Est”, attraverso lo stesso modo in cui i Berlinesi identificano un luogo a seconda che si trovi ad Est o ad Ovest e attraverso le storie di chi quel periodo l’ha vissuto. I racconti e gli aneddoti di chi di punto in bianco si è trovato in una parte o nell’altra della cortina di ferro sono quanto di più vivo ci sia della Berlino di fine 900. Nei racconti di chi è nato e cresciuto quando il muro era stato già eretto, la situazione alla quale molti altri si erano invece dovuti adattare, viene avvertita come normale. D’altronde in quel sistema ci si sono ritrovati. Paradossalmente, si sono sentiti destabilizzati quando il muro è stato abbattutto. Ciò che gli era stato detto essere interdetto, diventava d’un tratto lecito. Le autorità alle quali avevano fatto riferimento sino ad allora, erano sostituite da altre, ma in modo diverso che in una semplice tornata elettorale, portandosi dietro tutt’un sistema di valori e ideologie.
Berlino, città in costante evoluzione e tra i centri artistici, politici e tecnologici piu importanti d’Europa, non può di certo essere ridotta al periodo del muro che l’ha divisa o a quello precedente del nazismo di Hitler, ma sicuramente non può prescinderne. Berlino è tra gli esempi piu eclatanti di quanto i rapporti di forza tra stati si riflettano sulla struttura stessa di una città modificandone l’aspetto e le dinamiche sociali per sempre.

La doppia fila di blocchetti in granito nei pressi di Postdamer Platz indica il tracciato del muro.

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